Zanotta, 60 anni di design
Il 2014 segna il 60° anniversario di Zanotta. Da quando l’impresa muove i primi passi nel 1954, g razie all’ambizioso talento e al coraggio imprenditoriale del fondatore Aurelio Zanotta, ha inizio un percorso costante d’invenzioni straordinarie che hanno cambiato il modo di vivere delle persone.
Una fucina d’idee e intuizioni, spesso in anticipo sui tempi. Dapprima gli imbottiti per il living, poi via via i tavoli, le sedie, i complementi, i letti, i mobili, le librerie assumono con l’impronta Zanotta un’identità tipologica riconoscibile, dove flessibilità esperimentazione si accompagnano a una solida impostazione progettuale.
Il desiderio di fare del progetto la sua firma distintiva, che ha distinto fin dall’inizio la storia di Zanotta in un’epoca in cui pochi credevano nella capacità del design di trasformare ambienti e stili di vita, porta l’azienda di Nova Milanese ai massimi livelli mondiali.
Una storia di sfide, innovazioni tecniche e qualità incontestabili, che si accompagnano a uno sguardo straordinario al futuro.
I più significativi esponenti del design italiano e internazionale entrano a far parte nel corso dei 60 anni della produzione Zanotta, con la massima autonomia creativa.
Dai fratelli Castiglioni a Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Ilmari Tapiovaara, Carlo Mollino, Marco Zanuso, Enzo Mari, De Pas-D’Urbino e Lomazzi, Joe Colombo, i Superstudio, Ross Lovegrove e altri grandi Maestri,
Zanotta è tra le prime aziende di design a mettere in produzione riedizioni di pezzi storici e citazioni distilemi del passato, oggetti “fuori serie” realizzati con l’ausilio di raffinate lavorazioni manuali.
Le due anime, quella della ricerca tecnologica e quella della piccola serie sperimentale ecreativa, continuano a convivere ancora oggi.
Avanza la ricerca sui materiali, con un ventaglio che spazia dal tessile alle strutture metalliche, ai nuovi compositi a base di resine, alle tecnichedi decorazione digitale.
Nel frattempo, sono decine i Musei di arte e design a ospitare in tuttoil mondo i pezzi a archio Zanotta, spesso in collezioni permanenti.
Zanotta 60 anni a Interieur
Alla Biennale 2014 di Kortrijk, il design guarda al futuro della società e dell’innovazione.
Zanotta si presenta con un allestimento che celebra cultura e ricerca.
Nell’Interieur Cultural Space del Padiglione del design ntemporaneo della Biennale di Kortrijk, Zanotta presenta al pubblico un allestimento a sorpresa.
Ecco che subito dopo tre evergreen anni’50 come Sgabillo di Max Bill e Sella con Mezzadro dei fratelli Castiglioni, ci si trova davanti a una gigantografia in bianco e nero del Pirellone di Gio Ponti (in una foto di René Burri per Magnum del1960), con alcuni pezzi “forti” di Zanotta di quegli anni: la seduta Sacco di Gatti-Paolini-Teodoro, il sedileAllunaggio dei Castiglioni, la sedia April di Gae Aulenti, una poltrona Throw-Away di Willie Landels.
E la poltroncina In, ora fuori produzione, dove Angelo Mangiarotti già nel 1969 spingeva all’estremo l’uso del poliuretano “integrale”.
Si rosegue per il decennio dei ’70 con Birillo (Joe Colombo), Servomuto (A.Castiglioni), Sciangai (DePas-D’Urbino-Lomazzi) e Quaderna (Superstudio).
Una fotografia sempre di Scianna con la torre Velasca del 1984, accompagna una sedia Tonietta di Enzo Mari, una libreria Joy di Castiglioni e un divano Onda dei De Pas-D’Urbino-Lomazzi, cui si unisce un portavasi Albero di A.Castiglioni (fuori catalogo).
Fa da quinta architettonica per il design anni ’90 l’uscita della metropolitana milanese da Marco Pesaresi di Contrasto .
Per rappresentare il mood dei Duemila i curatori hanno scelto un’immagine della Fiera di Rho che incornicia i pezzi Veryround (seduta di Louise ampbell), Lama(poltrona di Ludovica+Roberto Palomba), Tod (tavolino di Todd Bracher) e Globulo, il pouf non più incatalogo ideato da Bertero e Panto.
In contemporanea con la mostra, le novità Zanotta 2014 lanciate lo scorso aprile al Salone del mobile di Milano sono presentate sempre nel Padiglione del design contemporaneo nello stand dell’azienda, dove i nuovi mobili e complementi si accompagnano alle collezioni storiche di successo, definendo una libertà progettuale senza tempo.
Testo e immagini: Zanotta
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