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Varese Design Week

2017

Si è svolta a Milano la conferenza stampa di presentazione della Varese Design Week 2017 a cura dell'Associazione Wareseable. Il team è composto  dalla presidente Nicoletta Romano Direttore di Living is Life, l’architetto e designer Giorgio Caporaso, la designer Silvana Barbato,  l’architetto Laura Sangiorgi e la giornalista Silvia Giacometti.

Sono intervenuti Pietro Lenna, Regione Lombardia, Massimo Farinatti, vice Presidente ADI Regione Lombardia.

 

La Varese Design Week si configura come complemento e alternativa della Design Week milanese: non ne è imitazione, né si prefigura come sostituzione, ma ne è un’estensione, arricchita dalle proposte creative e dalle eccellenze del Varesotto. In questa ottica, non si tratta di un “fuori salone”, ma di un “oltre salone”: Varese Design Week – Oltre il Design.

 

Arriverà a Varese anche Michael Jakob, docente di Storia e Teoria del paesaggio presso la Scuola di Ingegneria di Ginevra/Lullier e al Politecnico di Losanna, nonché cattedratico di Lettere Comparate all’Università di Grenoble, per l’occasione Presidente della Giuria del concorso indetto dall’Associazione Wareseable “Progettare una panchina” e che  presenterà il suo saggio “Sulla panchina” presso la libreria Ubik, ex Libreria del Corso.

Il Concorso  che era riservato a soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni ed era rivolto a coloro che svolgano attività di progettisti e/o comunque in ambito della creatività e progettazione e/o che abbiano svolto e posseggano titoli di studio con questo indirizzo e finalità ha visto la partecipazione di numerosi designer.

I progetti inviati (entro il 22 marzo) verranno esaminati dalla Giuria di esperti dal 23 marzo.

Per i primi tre progetti selezionati verrà realizzato un mockup e una video intervista che verrà caricata nella sezione del sito dedicata al Concorso.

I primi dieci selezionati parteciperanno, inoltre a una mostra dedicata, organizzata nei mesi che seguiranno l'evento della VareseDesignWeek 2017.

Gli oggetti insignificanti sono spesso i più avvincenti. Il fatto è che essi significano, in verità, proprio attraverso la loro manifesta insignificanza. Sfuggendo all’attenzione, questi oggetti preservano un’aura che li protegge. A questa categoria appartiene la panchina.”

Sviluppando l’iniziale presentazione di Jakob della panchina come epifania del quotidiano, essa si sviluppa all’interno del concorso in una sorta di oggettivo correlativo, di reminiscenza montaliana, che permette a ogni partecipante di esprimere la sua visione e le sue idee. 

La panchina è oggetto poetico e sociale, elemento trasversale nel tempo.

È stato oggetto d’ispirazione per l’arte, spesso correlata all’imagine del giardino, come ad esempio nei quadri “In Giardino” di Boldini, “Su una panchina da Giardino” di Monet o "Sulla panchina" di Luigi Rossi.

È stata ispirazione anche per la musica, presente nei testi di “Bridge over troubled water” di Paul Desmond, o di “Old Friends” di Simon and Garfunkel. Presente anche nella letteratura, come in “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, con questo concorso diventa anche oggetto di design.

Nella settimana in cui Varese sarà vetrina di stile e creatività, ai Giardini Estensi sorgerà la GLASS.EMOTION HALL, una piramide completamente in vetro trasparente a base quadrata di 8 metri ed altezza 6 metri, frutto della collaborazione fra la Torsellini Vetro e la designer varesina Silvana Barbato.

Questa installazione temporanea, simbolo di unione tra antico e moderno, vuole essere un omaggio alla Piccola Versailles - come la definì Leopardi - in cui si respira ancora un sapore classico ma che, soprattutto in questa settimana, rivolge lo sguardo al futuro. In quest’ottica, la GLASS.EMOTION HALL nasconde dei rimandi intrinsechi alla Francia. La piramide  GLASS.EMOTION HALL, infatti, è la metà della piramide d’ingresso del Louvre, e un quarto della piramide rovesciata del Carrousel Du Louvre. I materiali utilizzati per le tre piramidi, inoltre, sono esattamente gli stessi.

 

L’architettura della piramide è l’archetipo del triangolo tra spazio fisico e spazio simbolico; ne sarà aggiunto un terzo, lo spazio sensoriale, uno spazio che accoglie performance visive e artistiche, ma anche illusorie.

Una prima illusione ottica la otteniamo con uno sguardo alla piramide, all’apparenza triangolare, ma che nasconde una pianta a base quadrata.

In questo modo l’elemento geometrico della piramide, simbolo magico per antonomasia, si arricchisce con la simbologia del quadrato, che rappresenta la terra e conseguentemente una dimensione più umana.

L’unione dei due simboli rappresenta anche l’unione della creatività della designer Silvana Barbato e della tecnica della Torsellini Vetro.

GLASS.EMOTION HALL è una struttura magica, e prenderà vita con giochi di luce ed illuminazioni suggestive, nonché con le performance magico-visive di Walter Maffei, illusionista e coordinatore artistico. Insieme ad altri artisti, si esibirà durante la Varese Design Week sul palco girevole posto al centro della piramide. Il palco presenta un pavimento specchiato, che darà l’illusione della sospensione degli artisti.

Bianca Beltramello

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