Tempo prezioso
LA NUOVA SALA DEGLI OROLOGI DEL MUSEO POLDI PEZZOLI
Al Museo Poldi Pezzoli , venerdì 16 ottobre 2015 ha riaperto al pubblico la Sala degli orologi, con un rinnovato allestimento, reso possibile grazie al generoso contributo di Nina Stevens in ricordo del compagno Patrick Heiniger, storico CEO di Rolex.
“Il nuovo lavoro e il nostro sforzo - afferma Annalisa Zanni, direttore del Museo, - “testimoniano il costante impegno del Poldi Pezzoli nell’aggiornamento museografico, che avviene attraverso la tecnologia ma tiene sempre protetta l’identità del Museo: è il nostro doveroso tributo a questo scrigno prezioso, nato dalla passione collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e, successivamente, di Bruno Falck e di molti altri generosi collezionisti e donatori che insieme agli studiosi continuano a farlo vivere”.
Sono quasi 250 gli oggetti che compongono la straordinaria e preziosa collezione di orologi della casa museo.
Poldi Pezzoli possedeva un piccolo gruppo di orologi tutti con caratteristiche particolari, ma fu la generosa e prestigiosa donazione di orologi meccanici e strumenti scientifici del grande collezionista Bruno Falck che portò alla realizzazione della Sala degli Orologi.
Subito dopo l’apertura della sala la collezione si è arricchita man mano con nuove donazioni.
Nel 2013 la disponibilità di un piccolo ambiente attiguo alla Sala degli orologi apriva nuove prospettive, di donazioni e di aggiornamento tecnologico dell’allestimento.
Ma come riuscire a realizzarle? Era necessario individuare un mecenate sensibile e generoso che alla fine è stato incontrato.
Nina Stevens è rimasta affascinata dalla bellezza della collezione e del Museo e ha scelto di dedicare questo aggiornamento museografico della sala a Patrick Heiniger, grande collezionista appassionato di orologi e del lavoro di tutta la sua vita.
Egli è stato infatti dal 1992 amministratore delegato, direttore generale e vera anima creativa di uno dei più importanti marchi di orologeria nel mondo: Rolex.
Grazie a questo generosissimo affiancamento l’intero ambiente è stato reinterpretato come una scatola-scrigno destinata a contenere e insieme esaltare la rarità della collezione.
L’intero ambiente è stato reinterpretato come una scatola-scrigno che contiene la preziosa collezione. Tutte le superfici, inizialmente rivestite in moquette e in tessuto, sono connotate da una finitura omogenea che richiama l’acciaio cor-ten creando una base scura ed uniforme sulla quale si stagliano con evidenza le opere esposte. Tale finitura, che avvolge pavimento, pareti e soffitto, rafforza la valenza di scatola-scrigno di questa sala del Museo, sottolinea ed esalta il tema della preziosità della collezione.
Grazie ad ARASS-Brera (Associazione per il Restauro degli Antichi Strumenti Scientifici) e a Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, sono stati restaurati alcuni orologi tra i più prestigiosi della collezione: le casse sono state pulite, i meccanismi lavati o revisionati e rimessi in funzione e almeno una trentina di essi potranno anche tornare a suonare, alcune volte durante l’anno.
La conoscenza dei meravigliosi meccanismi e della loro eleganza anche decorativa, oltre che della loro funzionalità, si può scoprire con "Time Pieces", una postazione interattiva ideata dallo studio di arte digitale Streamcolors.
L'applicazione, fruibile grazie a una postazione touchscreen fissa nel museo, permette ai visitatori di navigare a 360° in un ambiente tridimensionale, “entrando” all’interno dei manufatti come solitamente non è possibile fare. Foto in alta risoluzione possono essere scelte e ingrandite alla scoperta di dettagli, sfaccettature e informazioni. Dei video in HD mostreranno il funzionamento degli orologi in azione, come ad esempio il movimento degli automi.
Era presente all’inaugurazione anche Marta Marzotto, nella sua qualità di fondatrice de “Il Club del restauro”, da lei ideato e voluto nel 2011 per sostenere la tutela del patrimonio artistico del Museo Poldi Pezzoli. Marta Marzotto è stata il trait d’union tra il Museo e Nina Stevens, oltre ad aver donato lei stessa una collezione di preziose chiavi di ricarica.
Ho chiesto a Nina Stevens cosa l’avesse spinta a contribuire in modo così impegnativo alla realizzazione della nuova sala degli orologi. Con voce decisamente emozionata, mi ha risposto che oltre al desiderio di ricordare Patrick Heiniger, vi era una forte volontà di contribuire alla diffusione della cultura. Nina, infatti, individua nella radici della nostra cultura un bene preziosissimo e vitale, che deve essere proposto e tramandato ai giovani, tremite forme e modalità adeguate a loro e al loro tempo. Solo così, educando i giovani alla conoscenza e al rispetto, potremo dire di aver contribuito al progresso.
Della stessa idea è anche Marta Marzotto, che mi ha parlato dei suoi tanti nipoti, con i quali condivide quotidianamente l’amore per la cultura.
Con Annalisa Zanni mi sono trovata in perfetta sintonia nell’individuare nella scuola italiana gravi carenze nell’ insegnamento della Storia dell’Arte e della Storia della Musica. L’Italia, patria dei più grandi artisti e musicisti di tutti i tempi, deve rivalutare le discipline umanistiche e artistiche, da troppo tempo emarginate, per poter salvaguardare le sue radici e tradizioni.
E’ proprio seguendo questa linea, con cui è stata concepita la nuova sala degli orologi,che il Poldi Pezzoli ha previsto itinerari didattici per le scuole dedicati al tema del tempo.
Maria Rosa Sirotti
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, 20121 Milano
Tel. 02 794889 | 02 796334
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 - Chiuso il martedì
Ingresso: 10 € | 7 € ridotto
Fotografie: Maria Rosa Sirotti