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La Strategia del quadrato

MAURIZIO DE CARO

respira piano tra l’erotismo dello sguardo e il desiderio del gusto

La tavola, il cibo e tutto ciò che vi ruota attorno sono, attualmente, i protagonisti indiscussi di eventi, manifestazioni e progetti, declinati nei più disparati concetti e mix di ingredienti.

Tuttavia questo grande tema può essere “pensato” in molti modi, anche come architettura.

Stiamo parlando di: Architettura Commestibile La Strategia del Quadrato” realizzato dall'arch. Maurizio De Caro, per il Foodies' Challenge 2015.

E’ in questo contesto che viene proposta un’inedita quanto insolita ricetta...

 

Prendiamo i tre ingredienti principali:

- un famoso Architetto

- uno Chef stellato

- un esperto Marmista

- sale e pepe a piacere

 

A questo punto basta solo avvicinare gli ingredienti, attendere il tempo necessario e il progetto diventa realtà: il Piatto in Marmo di Carrara disegnato da De Caro, realizzato da FUDA marmi, che lo Chef Stellato Enrico Croatti (Ristorante Dolomieu di Madonna di Campiglio) utilizzerà per presentare la sua creazione culinaria per il foodies’ challenge.

Il Team capitanato da Maurizio De Caro, ha accolto la “sfida” di Foodies Challenge ideata da Nicola Sardano per Exposynergy, con la meraviglia di un gioco, presentando “la Pappa al Pomo d’oro”.

I materiali, marmo, pane e pomodoro, appartengono alla terra, alla natura e vengono forgiati, lavorati e ridefiniti dalle capacità di ciascun attore.

Si va dal progetto architettonico a quello culinario, passando per l’artigianalità e la tecnica.

La strategia del quadrato di Maurizio De Caro ha come filo conduttore la sensualità sia nella sua forma architettonica che nella struttura geometrica del cibo vero e proprio.

La perfezione delle proporzioni e la magia del quadrato si fondono, con accenti ludici e sapori sensuali, nella rivisitazione di un piatto tipico, della cucina italiana: la Pappa al Pomodoro.

A regalare sapore e nuovo appeal a questa ricetta tradizionale, ci ha pensato lo Chef Enrico Croatti, una stella Michelin.

Egli adagia la sua creatività su foglia d’oro e su un incontaminato piatto in marmo di Carrara prodotto, su disegno di De Caro, da  FUDA marmi che, con la competenza artigianale di un’azienda storica unita alle tecniche più moderne, riesce a concretizzare in modo magistrale l’inusuale idea progettuale.

Ho chiesto direttamente all’Architetto Maurizio De Caro di chiarire il concetto architettonico che sta alla base dell’intero suo progetto:

Possiamo tranquillamente parlare di un progetto rivoluzionario, di un progetto che è Architettura e non Design.

La geometria, con le sue relazioni e i suoi intrecci spaziali e volumetrici è la vera protagonista. Ecco perché voglio sottolineare il rigore progettuale del piatto, inteso come elemento predominante nel rapporto contenuto /contenitore.

Il piatto esiste indifferentemente dal suo contenuto.

Per questo ho collocato una ricetta molto semplice della tradizione italiana all’interno di un contesto di materiali complessi che cercano una forma esteriore.

Lo Chef ha il compito di “presentare” il piatto con all’interno la ricetta”.

Alla domanda sul perché scegliere il marmo, De caro mi risponde:” Sempre basandomi su una concezione architettonica del progetto, ho messo in relazione la superficie del piatto con quella delle tipiche Piazze italiane, spesso pavimentate nello stesso materiale nobile. Come su una piazza sono disposti gli edifici, così sul mio piatto sono disposti i cibi, come elementi architettonici, edifici del gusto”. 

A questo punto dall’Architettura passiamo all’Arte:” Nel concetto di base del mio piatto”, continua De Caro, “vi sono chiari riferimenti alle geometrie del “De divina proportione” del Pacioli, summa di aritmetica, geometria, prospettiva e architettura ma, anche e soprattutto, al "Quadrato bianco su fondo bianco” del pittore russo Kazimir Malevic”.

Come ultima domanda chiedo se il piatto costituisce un pezzo unico oppure l’inizio di una futura collezione:” Il mio piatto è solo un inizio, la base di partenza per una collezione, che sarà centrata su una serie di vassoi, per una funzione pluridisciplinare ovvero destinati anche ad altre funzioni, ma sempre nell’ambito dell’utilizzo di materiali preziosi per quella che è la quotidiana “messinscena” del cibo”.  

Ecco  che, come per magia, mischiando gli ingredienti… il “piatto” è pronto. Signori, potete accomodarvi!                                                                 Maria Rosa Sirotti

Con l'Arch. Maurizio De Caro e Francesco Fuda al "FOODIES' CHALLENGE 2015: Première dei food concepts" presso La Triennale di Milano, 23 aprile 2015.

MAURIZIO DE CARO

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